La Val d’Orcia, la bellezza.

“O cipresso, che solo e nero stacchi
dal vitreo cielo, sopra lo sterpeto

irto di cardi e stridulo di biacchi:

in te sovente, al tempo delle more,
odono i bimbi un pispillìo secreto,

come d’un nido che ti sogni in cuore.

…..”

[incipit de “il cuore del cipresso”, G.Pascoli]

È Giugno, l’estate è a un passo e un caldo sole risplende sulle colline che costellano la valle in cui scorre il fiume Orcia. Tutta la valle è un susseguirsi di clivi, cipressi e piccoli borghi medioevali conosciuti in tutto il mondo, su tutti Montalcino e Pienza ma anche San Quirico d’Orcia, Bagno Vignoni, Monticchiello, Radicofani, Ripa d’Orcia e il suo castello, Castiglione d’Orcia e la sua Rocca. Un territorio unico, ricco di storia e che ha orgogliosamente conservato, lungo il corso dei secoli, la sua natura di locus amoenus, nel senso più profondo del termine. Gli echi del mondo moderno sembrano non essere giunti in questo territorio, e la dimensione della vita delle persone assume ancora una connotazione quasi anacronistica, poichè astratta dalla frenesia e dalla velocità in cui noi tutti siamo immersi.

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Panorama della Val d’Orcia da Torrenieri (SI). Giugno 2016

Questo articolo racconta di un weekend in questi territori a ridosso dell’estate, un periodo particolarmente tranquillo per quanto concerne soprattutto i flussi turistici nella zona. I posti che ho visitato durante i 2 giorni sono stati diversi, ma tra questi non posso annoverare Montalcino, che non ho potuto visitare per un imprevisto (e rimedierò). Tornando al racconto, i luoghi di cui parlerò più o meno approfonditamente, sono:

  • Montepulciano (a cavallo fra la Valdichiana e la Val d’Orcia)
  • Pienza
  • Monticchiello
  • Bagno Vignoni
  • I cipressi di Torrenieri
  • La cappella della Madonna di Vitaleta

MONTEPULCIANO

Montepulciano è un borgo medioevale che sorge su di una collina a metà fra la Val d’Orcia e la Valdichiana, circondato da una cinta muraria che definisce i confini dell’ampio centro storico. La città ha origine etrusca, fondata secondo la leggenda dal generale Porsenna nel V secolo a.C., ed ebbe rilevanza politica e culturale nel Medioevo dove fu uno dei centri nevralgici della rivalità fra Siena e Firenze, di cui fu alleata nel suo periodo di maggiore prosperità (XV secolo). È in questo periodo che la città sviluppò la struttura urbana che possiede ancora oggi e che vide all’interno delle sue mura l’opera di grandi artisti e architetti, quali il poeta e filologo Poliziano (appellativo umanistico di Angelo Ambrogini, dal nome latino della città ovvero Mons Politianus ) e l’architetto Antonio da Sangallo il Vecchio che progettò e realizzò nella città due dei palazzi che ornano Piazza Grande (Palazzo Contucci e Palazzo Nobili Tarugi) e una delle chiese più note della città poliziana, l’eremo di San Biagio.

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San Biagio, Montepulciano (SI). Giugno 2016

 

La città è famosa, a livello enogastronomico, per il suo vino, il Vino Nobile di Montepulciano DOCG. Un vino di grande prestigio e qualità, ricavato dai numerosi vigneti di Sangiovese che costellano le colline circostanti la città. Le cantine sono numerose, e alcune di queste hanno aperto all’interno del borgo degli spazi espositivi in cui è possibile mangiare e assaggiare le ottime annate di Vino Nobile ed acquistare i prodotti.
Di seguito l’elenco di alcune cantine con annesso link alla loro  pagina su TripAdvisor:

PIENZA

Pienza è un piccolo borgo di origine medioevale situato nel cuore della Val d’Orcia, di cui forse è il centro artistico-culturale più rinomato (a Montalcino il primato enogastronomico). La città è ascritta fra i Patrimoni Mondiali dell’Umanità dall’UNESCO nel 1996 poichè, come appare nel sito dell’organizzazione, “rappresenta la prima applicazione dei concetti umanistici nella pianificazione urbana e una pietra miliare nello sviluppo legato al concetto di città ideale ed ebbe un ruolo significativo nello sviluppo urbano italiano. Il gruppo di costruzioni intorno alla Piazza centrale costituisce un capolavoro del genio creativo umano.” La città, infatti, subì una radicale trasformazione strutturale per decisione di Papa Pio II, all’anagrafe Enea Silvio Piccolomini, che nacque a Pienza, allora chiamata Corsignano, nel 1405. Il Papa decise di costruire una nuova città, con un’impronta unica e innovativa, sopra l’antico borgo, affidando il progetto all’architetto Bernardo Rosellino. I lavori perdurano per quasi 5 anni e alla fine di questi il borgo centrale della città assunse la struttura che possiede ancora oggi contraddistinta dalla tipica armonia architettonica quattrocentesche unita a una visione dell’architettura urbana altamente di rottura con i canoni dell’epoca.
Come rivela sempre il sito dell’UNESCO, “il Duomo di Pienza, secondo studi condotti dall’architetto Jan Pieper, risulterebbe essere in realtà una gigantesca meridiana. Due giorni all’anno, infatti, l’ombra della Chiesa riempie totalmente e perfettamente i 9 riquadri della Piazza ad essa antistante, in un gioco di chiaroscuri che potrebbe essere un’ultima eredità del prolifico periodo di Papa Pio II e che allegoricamente farebbe riferimento alla caducità delle cose e al rapporto tra il bene e il male.” La città, inoltre, può vantare di possedere le case popolari più antiche d’Italia dato che la parte del borgo adibita anticamente a zona popolare (la parte a nord-est della mappa sottostante, ossia nei pressi del chiostro) è composta ancora dagli stessi edifici quattrocenteschi, oggi abitati.

 

Cuore del centro storico e della città è piazza Pio II, progettata necessariamente a forma trapezoidale leggermente irregolare a causa del poco spazio a disposizione e alla posizione dei palazzi che la circondano e che rappresentano i siti più importanti di Pienza. Nell’ordine sono:

  • il Duomo di Pienza

  • Palazzo Piccolomini

  • il Palazzo Comunale

  • Palazzo Borgia

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Pianta di piazza Pio II. Il Duomo è a nord della piazza, ai suoi lati Palazzo Piccolomini e Palazzo Borgia mentre dall’altro lato della piazza il Palazzo Comunale. fonte: wikipedia.org

Qui invece le foto dei luoghi, scattate a Giugno 2016, dal centro della piazza.

 

Pienza è rinomata anche per il suo formaggio, il Pecorino di Pienza. All’interno del corso principale del borgo ci sono numerosi negozi che propongono formaggi locali di produzione propria di ottima qualità (ho provato e testato personalmente più di qualcuno). La città possiede una sola frazione, Monticchiello, nella quale ho soggiornato con la mia ragazza e che rappresenta un tesoro unico non solo della Val d’Orcia ma dell’Italia intera.

MONTICCHIELLO

Monticchiello è un piccolo borgo di 200 abitanti, immerso nella Val d’Orcia a 6 km di distanza da Pienza. Il paese sorge su di una collina a circa 500 metri slm e dal belvedere di fronte all’ingresso della città il panorama spazia dal Monte Amiata, a Pienza, a tutta la Val d’Orcia. La città è circondata da mura di tufo medioevali così come di tufo sono tutti gli edifici che compongono il paese e che trasmettono e comunicano un’idea di vita che per molti di noi somiglia ad una mera utopia. Monticchiello è anche molto rinomata per il suo “teatro povero” (qui il link) nel quale, da oltre 50 anni, tutti gli abitanti partecipano in veste di autori e attori e che anima le notti estive nel borgo, attirando numerosi turisti italiani ma soprattutto stranieri. Da visitare anche la pieve dei santi Leonardo e Cristoforo e la Torre del Cassero (anche se quest’ultima solo dall’esterno).

 

Per mangiare, consiglio un posto (con annesso link alla pagina del ristorante) in cui sono personalmente stato e ho mangiato davvero bene e che si trova proprio a ridosso della porta d’ingresso di Monticchiello, l’Osteria la Porta.

BAGNO VIGNONI

Bagno Vignoni è l’unica frazione del comune di San Quirico d’Orcia ed è un rinomato centro termale fin dai tempi dei Romani e frequentato da molte personalità toscane nel corso della storia tra cui Papa Pio II, Lorenzo il Magnifico e Caterina de’Medici. Il piccolo abitato si compone principalmente di pochi edifici di gran pregio architettonico raggruppati attorno alla vasca centrale posta al centro del paese, alimentata da una sorgente termale, che idealmente rappresenta la piazza centrale (o agorà) e sulla quale affacciano gli alberghi, le spa e i ristoranti del posto. Bagno Vignoni sorge a ridosso della ripida gola formata dal fiume Orcia nel suo corso verso il sud della Toscana e attorno al quale sorgono alcune pozze termali naturali delle quali è possibile usufruire gratuitamente.

 

 

I CIPRESSI DI TORRENIERI

Dopo una sveglia ad un orario antidiluviano, in tempo per ammirare l’alba sulla Val d’Orcia con la nebbia che accarezza e ammanta le colline di una veste pura e rasserenante, decidiamo per limiti di orario di non andare a Montalcino (si rimedierà) optando per due luoghi simbolo della Val d’Orcia: i cipressi di Torrenieri e la cappella della Madonna di Vitaleta.

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Alba sulla Val d’Orcia. Giugno 2016

I cipressi di Torrenieri si trovano lungo la statale Cassia fra San Quirico d’Orcia e Montalcino, e rappresentano una delle immagini più evocative e famose della Val d’Orcia e della Toscana in generale (l’immagine copertina di questo articolo l’ho scattata lì).

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Windows 98, Torrenieri (SI). Giugno 2016

LA MADONNA DI VITALETA

La cappella della Madonna di Vitaleta è un piccolo complesso religioso situato su una collina, accanto ad un edificio adibito a magazzino agricolo, nel comune di San Quirico d’Orcia, al confine con quello di Pienza. Questo luogo anche è uno dei luoghi più rinomati da turisti e fotoamatori per la sua particolare posizione di isolato avamposto da cui è possibile osservare il susseguirsi dei pendii che compongono la Val d’Orcia e sui quali sorgono Pienza e Montalcino. Per raggiungere la cappella basta andare in direzione Pienza e seguire le indicazioni, la macchina va necessariamente lasciata di fronte al cancello posto all’ingresso della stradina sterrata che conduce alla cappella e che possiede un’entrata laterale libera per i turisti a piedi o in bicicletta. Bisogna poi proseguire per circa 600 metri per giungere alla Madonna della Vitaleta e apprezzare a fondo questo luogo.

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La Madonna della Vitaleta. Giugno 2016

Questo lungo articolo si conclude qui, e racchiude due soli giorni di viaggio e nel quale non era possibile condensare le visite alle numerose località della Val d’Orcia e ciò significa, fortunatamente, che dovrò ritornarci.

INFORMAZIONI

  • Come arrivare: da Roma autostrada A1 uscita Chiusi-Chianciano Terme e seguire le indicazioni per Montepulciano e Pienza e Montalcino poi. In alternativa, la via Cassia in direzione Siena e seguire le indicazioni per le località sopracitate.(Il pedaggio da Roma fino a Chiusi è di 10,30 €).
  • Periodo consigliato: Marzo-Novembre
  • Note: Abbiamo viaggiato con un piccolo cane con noi e in nessuno dei posti sopracitati abbiamo avuto problemi, e nessun problema anche presso l’appartamento dove abbiamo dormito a Monticchiello (trovato su AirBnb).

Buon viaggio.

5 risposte a "La Val d’Orcia, la bellezza."

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  1. L’ha ribloggato su Viaggiando con Beae ha commentato:
    Carissimi follower ho scoperto così per caso questo blog gestito da un ragazzo giovanissimo. Ho pensato di fare un reblog di questo suo articolo sulla Val D’orcia per vari motivi. Tra le righe del post ho sentito le stesse emozioni che provo io quando scopro nuovi posticini della nostra bella Italia. E’ un post da conservare perchè la Val d’Orcia è uno di quei posti ameni che vale la pena di visitare e, dulcis in fundo, perchè non farvi conoscere questo giovane blogger che mette così tanta passione in ciò che fa. Un caro saluto a tutti Bea

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  2. Articolo ben dettagliato nella descrizione dei luoghi e della storia, con illustrazioni fotografiche suggestive. Invita a partire per visitare personalmente immergendosi in quell’ atmosfera fantastica.

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